lunedì 25 ottobre 2010

Come sapere se una banconota è buona

La prova del nove. Come si fa a capire se un euro è buono? Esiste un procedimento matematico che ha nel numero 9 il suo centro e la sua ratio. Prendete una banconota qualsiasi, per esempio una da 10 euro. All'inizio del numero di serie c'è una lettera che indica il paese dove è stata prodotta. Per l'Italia è la S. In questo caso, la banconota è segnata S 05126215327. Allora, sostituite alla S il valore numerico 29 (è una costante, per ogni Paese si associa un numero fisso). Adesso, dagli altri numeri di serie togliete l'ultimo, il 7. Bene, dividete il numero che avete (290512621532) per 9. Prendete il resto (0,2) e sottraetelo ancora al 9. Risultato? 7, l'ultimo numero della serie che avevamo escluso. La banconota è buona. Semplice no?

Lettere e numeri. Anche se il procedimento del 9 sembra complicato, è proprio in queste combinazioni che si possono trovare le chicche. Innanzitutto se la lettera iniziale non è la S, si capisce che quella banconota non è stata prodotta in Italia (U è la Francia, V Spagna, X Germania, T Irlanda e così via). Ma c'è di più. Prendete il diritto di una banconota. Tutte hanno le 12 stelle dei Paesi che aderiscono alla moneta unica. In una di quelle stelle ci sono delle lettere e dei numeri. Piccolissimi. La prima lettera indica la stamperia. J è l'officina della Banca d'Italia, L la Banque de France. Bene, potreste trovare biglietti di banca con il numero di serie che indica un Paese, ma stampati in un altro (la Francia per esempio usa, oltre all'officina della Banque de France, una stamperia privata).

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