giovedì 2 dicembre 2010

Albert Einstein

  • Il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti.
  • Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
  • Chiunque consideri la propria e l'altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice ma appena degno di vivere.
  • La fantasia è più importante del sapere.
  • Cento volte al giorno ricordo a me stesso che la mia vita interiore e esteriore sono basate sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti, e che io devo sforzarmi al massimo per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto.
  • Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.
  • La scienza è una cosa meravigliosa... per chi non deve guadagnarsi da vivere con essa.
  • E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza.
  • Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.
  • La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
  • Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.
  • Ad ogni sistema autocratico fondato sulla violenza fa sempre seguito la decadenza, perché la violenza attrae inevitabilmente. Il tempo ha dimostrato che a dei tiranni illustri succedono sempre dei mascalzoni.
  • É meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.
  • Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime.
  • La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza.
  • La bomba atomica... Se solo l'avessi saputo, avrei fatto l'orologiaio.
  • I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri.
  • E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
  • Chi non ammette l'insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.
  • Anche se le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non possiedono una veridicità assoluta, e se l'avessero, allora non si riferirebbero alla realtà.
  • Chi non è più capace di fermarsi a considerare con meraviglia e venerazione è come morto: i suoi occhi sono chiusi.
  • Il processo di una scoperta scientifica è un continuo conflitto di meraviglie.
  • Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza è destinato a naufragare nella risata degli dei.
  • I concetti della fisica sono libere creazioni dello spirito umano e non sono, nonostante le apparenze, determinati unicamente dal mondo esterno.
  • Dio è ingegnoso, ma non disonesto.
  • Il nazionalismo è una malattia infantile. È il morbillo dell'umanità.
  • Dio non gioca a dadi.
  • Il valore di un uomo dovrebbe essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di ricevere.
  • I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati.
  • Dolce è la vendetta, specialmente per le donne.
  • La perfezione della tecnologia e la confusione degli obiettivi sembrano caratterizzare la nostra epoca.

  • La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso.

  • La prima necessità dell'uomo è il superfluo.

  • La differenza fra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.

  • La preoccupazione dell'uomo e del suo destino devono sempre costituire l'interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni.

  • La fisica contemporanea è basata su concetti qualche volta analoghi al sorriso di un gatto che non c'è.

  • La saggezza non è il risultato di un'educazione, ma del tentativo di una vita intera di acquisirla.

  • La nostra conoscenza, se paragonata alla realtà, è primitiva e infantile. Eppure è il bene più grande di cui disponiamo.

  • La tragedia della vita è ciò che muore dentro ogni uomo col passar dei giorni.

  • La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché
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