giovedì 28 ottobre 2010

Cicerone Marco Tullio

Chiunque può sbagliare, ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell'errore.

Ciascuna parte della vita ha un suo proprio carattere, sì che la debolezza dei fanciulli, la baldanza dei giovani, la serietà dell'età virile e la maturità della vecchiezza portano un loro frutto naturale che va colto a suo tempo.
Come non tutti i vini, così non tutti i caratteri inacidiscono invecchiando.

È necessario scegliere dopo aver giudicato e non giudicare dopo aver scelto.

Finché c'è vita, c'è speranza.

Ha assai beni chi non ha male alcuno.

I modi e il carattere propri ad un uomo sono quel che più gli si addice.

I secondi pensieri, di solito, sono i più saggi.

Ignorare tutto quello che accadde prima che tu nascessi, equivale ad essere sempre fanciullo.

Il buono della gente è la legge più grande.

Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate, ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi.

La prudenza è la capacità di distinguere le cose da fare da quelle da evitare.

La ragione dovrebbe dominare e l'appetito obbedire.

La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità.
La vecchiaia è il compimento della vita, l'ultimo atto della commedia.

La vecchiaia, specialmente quella che ha conosciuto tutti gli onori, possiede un'autorità che vale ben più di tutti i piaceri della giovinezza.

La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non può durare.

La vita non è niente senza l'amicizia.

L'accondiscendenza partorisce amici, la verità odio.

L'avarizia in età avanzata è insensata: cosa c'è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?

Le armi cedano il posto alla toga, l'alloro militare alla lode.

Le cose che diciamo quando siamo stati provocati sono più sincere di quelle che diciamo quando siamo tranquilli.

Le cose male acquistate han mala fine.

Mi odino pure, purché mi temano.

Il saggio stesso formula spesso opinioni su ciò che non conosce, non di rado è in preda alla collera, cede alle preghiere e si calma, corregge talora - se così è meglio - le sue affermazioni e talora cambia parere; tutte le virtù sono temperate dal giusto mezzo.

Il sonno è immagine della morte.

La fortuna non solo è cieca lei stessa, ma per lo più rende ciechi anche coloro che abbraccia.

La fronte, gli occhi, il volto molto spesso mentiscono; le parole spessissimo.

Nulla è difficile per chi ama.

Nulla di più turpe che anteporre un'affermazione alla conoscenza.


O fortunata Roma, nata sotto il mio consolato!

Ogni persona si lamenta, specialmente della sorte propria.

Ottimo condimento del cibo è la fame.

Pazienza è una volontaria e costante tolleranza di cose ardue e difficili a scopo di onestà e di utilità.

Non c'è niente di tanto sacro che il denaro non possa violare, niente di tanto forte che il denaro non possa espugnare.

Non con le forze, non con la prestezza e l'agilità del corpo si fanno le grandi cose, ma col senno, con l'autorità, col pensiero.

Non patisce mancanza chi non sente desiderio.

Non può essere veramente onesto ciò che non è anche giusto.

Non siamo nati soltanto per noi stessi.

Nulla che sia del tutto nuovo è perfetto.

Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.

Perfetta giustizia, perfetta ingiustizia.

Siamo schiavi delle leggi per poter essere liberi.

Sommo diritto somma ingiustizia.

Un amico, se lo è, è un secondo io.

Un aruspice non può incontrare un altro aruspice senza ridere.

Nessuno è tanto vecchio da non credere di poter vivere ancora un anno.

Niente asciuga più velocemente di una lacrima.

La leggerezza è propria dell'età che sorge, la saggezza dell'età che tramonta.

La prodigalità non ha fondo.

Ai pittori ed ai poeti sempre fu concesso di osare qualche cosa nel limite dovuto.

Amare non è altro che scegliere quello cui ti senti di voler bene, non per bisogno né per utilità alcuna.

Anche una vita breve è abbastanza lunga per vivere con virtù e onore.

Chi si tien pago delle cose sue, possiede le maggiori e le più sicure ricchezze.

Nei dissensi civili, quando i buoni valgono più dei molti, i cittadini si devono pesare, non contare.

Nella sicurezza dell'animo sta riposta la vita tranquilla.

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